17 febbraio 2010

Edoardo Vianello-Non solo canzonette: sono l'italiano degli italiani


di Renato Minore
da ilmessaggero.it

ROMA (16 febbraio) - Ma certo: cosa vuoi che sia una canzone, si chiede Giuseppe Antonelli citando il primo album di Vasco Rossi. Eppure non dimentichiamo facilmente le sue parole, ogni sua parola. Sono parole che, bene o male, ci accompagnano per tutta la vita. Sono schegge o piccole lapidi con cui possiamo rivivere sogni, emozioni, ricordi. Lo aveva capito Proust che invitava a non disprezzare la musica che già allora veniva chiamata “leggera” e più semplicemente “cattiva”: «Siccome la cattiva musica si suona e si canta molto più appassionatamente della buona, a poco a poco essa si è riempita del sogno e delle lacrime degli uomini».
Le parole delle canzoni sono un immenso dizionario sentimentale che si può, si deve di tanto in tanto sfogliare. Giuseppe Antonelli, giovane linguista appassionato di canzonette, lo sfoglia in maniera sistematica analizzando i testi delle mille canzoni italiane più vendute tra il 1958 e il 2007 (Sanremo vi fa la parte del leone), per ricostruire mezzo secolo della nostra lingua. Ma cosa vuoi che sia una canzone (il Mulino, 252 pagine 16 euro) passa al setaccio centinaia di migliaia di parole spogliate della musica e fatte a brani; scrostate dalla vernice dello stile e della retorica, ridotte alla nuda componente linguistica: grammatica, sintassi, lessico.
C’è n’è per ogni gusto. Per delusi ed ex-rampanti, per profeti dell’impegno e atollah della più dissennata euforia estiva, gli abbrozzantissimi di sempre, che Dio (e Edoardo Vianello) li abbia in gloria. Per sognatori incalliti e per cinici di tre cotte, per romantici della politica e politicanti che si piegano alla «rugosa realtà» tra inciuci e accomodamenti vari.

13 febbraio 2010

Edoardo Vianello sul cocuzzolo della montagna !

Il Re Mida sul cocuzzolo della montagna con la neve alta così! Immagine inedita di Edoardo che, lasciate le pinne il fucile e gli occhiali, scende a valle con (non) ai piedi un paio di sci!

12 febbraio 2010

Citando all’incontrario la canzone di Edoardo Vianello.

europaquotidiano.it

Dopo Gianni Letta ne restano solo due.


Il caso Bertolaso è un terremoto per il governo e fa saltare un possibile erede di Berlusconi.


Con l’enfasi di Highlander si potrebbe dire che un giorno tutti gli immortali rimasti al mondo si scontreranno in una lotta all’ultimo sangue: e alla fine ne rimarrà soltanto uno.In questo quadro, ma con meno “spirto guerrier” e citando all’incontrario la canzone di Edoardo Vianello, si può dire che l’affaire Bertolaso ha già avuto un primo fragoroso effetto politico: se prima erano in tre – Gianni Letta, Tremonti e Fini – a ballare l’hully-gully della successione a Berlusconi, adesso sono rimasti in due – Tremonti e Fini – a ballare l’hully-gully. Gianni Letta, malgré lui, è andato fuori pista.La persona di Letta non è scalfita dalla vicenda giudiziaria di Bertolaso, ma l’immagine del «Gran Visir» di Berlusconi, come l’ha definito recentemente il leghista Calderoli, ne è stata forse irreparabilmente danneggiata: è l’effetto collaterale inevitabile di un’inchiesta giudiziaria complessa che sta triturando il suo fedelissimo e legatissimo protégée e che non sembra destinata a concludersi presto.

1 febbraio 2010

Edoardo Vianello e ACEA per un grande progetto.

Acea: domani 2 febbraio in Campidoglio conferenza stampa “Chiare, fresche e dolci acque…”

Domani, martedì 2 febbraio alle ore 11.00, nella sala dell’Arazzo in Campidoglio, si terrà la conferenza di presentazione del progetto “Chiare, fresche e dolci acque…”. Le fontane di Roma: una suggestione in musica” e “Acqua Spreco Zero”. Alla conferenza interverranno l’assessore alle Politiche Educative Scolastiche, della Famiglia e della Gioventù Laura Marsilio e il presidente di Acea Giancarlo Cremonesi. All’iniziativa partecipano anche il presidente di Next Generation Act Marco Panella e il cantautore Edoardo Vianello.