8 marzo 2009

Edoardo Vianello, intervistato da FSNew Radio: "Quel che penso di Sanremo"

“Il Festival della canzone italiana è sempre più spettacolo, non si valorizzano le canzoni, la musica, ma lo share del conduttore e il nome che può fare polemica. I giovani sono gli unici a proporre qualcosa di interessante”
 


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Pur ammettendo che il livello medio dei giovani oggi è molto più alto di una volta (“oggi ci sono più occasioni di sperimentare”) il grande cantante, intervistato alle 11.30 da Tiziana Prisco e Gaspare Baglio dell’emittente web di Ferrovie dello Stato, ha sparato a zero sul Festival. “E’ sempre più spettacolo, si privilegia lo share del conduttore e agli artisti si da una piccola occasione. Non si valorizzano le canzoni, la musica, ma il nome che può fare polemica - ha affermato Vianello - Chiamarlo Festival della Musica Italiana è un bluff” 

Al top delle classifiche della musica leggera italiana fin dagli anni ‘60, dal 2008 Edoardo Vianello è anche Presidente dell'IMAIE, l'istituto che tutela gli artisti, gli interpreti e gli esecutori italiani. Per lui “Sanremo è un punto di partenza per i giovani, che sono gli unici che propongono qualcosa di interessante. Una volta se volevi suonare uno strumento e non avevi un amico che ti accompagnasse, non potevi nemmeno scoprire se avevi delle qualità – ricorda Vianello - Oggi invece, grazie alle basi, alla musica che si può scaricare, ci sono più occasioni di fare musica, più possibilità di provare, di sperimentare, perciò la media è molto più alta rispetto a una volta”. 

Tra una chiacchiera e un parere musicale, mentre di sottofondo si sentono le note di “AAbbronzatissima”, Edoardo si racconta: l’amore per le fontane (“L’unico monumento che vive”) e la preferenza per il treno. “E’ il mezzo di trasporto che preferisco, anche se non ho ancora provato il Frecciarossa. Mi piace moltissimo, soprattutto perché si può prendere 5 secondi prima che parta - aggiunge allegro – L’aereo ti obbliga a tempi molto più ampi. Poi il treno ti permette di muoverti, di camminare, di mangiare e soprattutto di concentrarti. Molto spesso i miei spettacoli sono nati in treno”. 
da fsnews.it

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