23 dicembre 2009

"Scarpe per...", una asta di beneficenza. Ci sono anche le pinne autografate di Edoardo Vianello.

Dal 16 al 22 dicembre Ebay ospiterà Scarpe per…, un’asta di beneficienza ideata per sostenere i progetti rivolti ai profughi di Un ponte per... Aiutaci: partecipa all’asta!


clicca sull'immagine per ingrandirlaOgnuno di noi attraverso le scarpe porta con sé la sua storia, proprio come accade alle milioni di persone che sono costretti ad abbandonare le loro case. Uomini, donne e bambini che parlano lingue diverse, ma che viaggiano uniti da un destino comune. Un popolo in fuga dalla guerra, dalla violenza, dalle dittature e dalla pulizia etnica. E’ questa la realtà dei rifugiati, degli sfollati e dei richiedenti asilo. Le loro scarpe sono state testimoni di eventi tragici, di viaggi interminabili e di sofferenze inaudite.

Per aiutarli nasce Scarpe per…, un’asta di beneficenza realizzata da Un ponte per… in collaborazione con il Coordinamento Artisti Arte per. Dal 16 al 22 dicembre sarà possibile aggiudicarsi le scarpe autografate di personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport, tra cui Fiorello, Simona Ventura, Vladimir Luxuria, Massimo Giletti, Edoardo Vianello, Carla Fracci, Mauro e Mirco Bergamasco della Nazionale di Rugby.

Partecipando all’asta contribuirai insieme a loro a sostenere i progetti di Un ponte per…rivolti ai profughi iracheni in Giordania e palestinesi in Libano.

Scarpe per… è il secondo atto dell’iniziativa In cammino, un progetto che lo scorso giugno ha visto sfilare lungo il greto del Tevere di Roma, da Ponte Cavour a Ponte Umberto I, più di diecimila scarpe di personaggi famosi e cittadini comuni, con l’obiettivo di attirare l’attenzione del pubblico sul concetto di percorso di vita nei suoi molteplici aspetti, soprattutto quelli più tragici. Scarpe come metafora di un’interminabile fila di persone in cammino, in cerca di un’identità prima violata e poi negata.

Fai il tuo passo verso la solidarietà!

Partecipa all’asta e aiuta migliaia di uomini e donne in fuga da guerre e violenze, testimoni del dramma di essere rifugiati.

10 dicembre 2009

Edoardo Vianello cantava:"..non è un capello ma un crine di cavallo.." Oggi Tiger insegna:occhio ai messagini...

Come cambiano le corna ai tempi del cellulare.

Il caso di Tiger Woods ha confermato che ormai è il messaggino clandestino la vera croce e delizia degli adulteri di tutto il mondo. Se bastano poche parole per organizzare incontri clandestini, quelle stesse parole, se abbandonate sul proprio telefonino, possono bastare per far saltare i matrimoni. Insomma, ormai è l’sms la prova regina di ogni causa di divorzio.

Ha decisamente preso il posto della tradizionale traccia di rossetto sul colletto, quella piccola macchietta rossa che per anni ha insospettito schiere di mogli trascurate e accecate di gelosia. Così, traendo spunto dalle disavventure matrimoniali di Tiger Woods, il New York Times e il Washington Post dedicano due articoli su come si scoprono le corna, ai tempi dei cellulari.

Negli anni `60 Edoardo Vianello cercava di convincere la sua ragazza che ´`non e´ un capello ma un crine di cavallo, uscito dal paltò’’. Oggi, tutto è diverso, netto e immediato. Il Washington Post si diverte a mettere a confronto due scenari di tradimenti. Il primo, quando non c’erano i cellulari, ricco solo di indizi e di conseguenti scuse. S’indagava su telefoni che squillano invano al lavoro, a sui lui replicava citando la tradizionale riunione di lavoro...E quindi nulla di fatto, tra dubbi, sospetti, incertezze, che potevano durare anche anni. Il secondo, invece, ai nostri tempi, sintetico e definitivo, in cui a sms, magari si risponde con un altro sms, del tipo: «Ho letto tutto nel tuo cellulare, stupido bastardo, prepara le valigie».

Ma non solo i messaggini minacciano le storie extraconiugali. Il Post racconta di quel soldato che, tornato dall’Iraq, s’è messo a giocare con la sua console di videogames. A un certo punto, in mezzo a una partita, ha scoperto un nuovo personaggio poco familiare aggirarsi furtivamente nel gioco. Gli è bastato poco a capire che si trattava dell’avatar, il profilo usato nei giochi, dell’amante della moglie. E c’è chi nell’America sessuofobica, per difendersi dai traditori, cerca di schedarli. Stanno nascendo siti web specializzati nel proteggere le ragazze da chi ha già dato prova di infedeltà. È il caso di `dontdatehimgirl.com´, come dire `non uscire a cena con lui´, un sito in cui ogni ragazza racconta, talvolta con nomi e cognomi, le proprie brutte esperienze di tradimenti dei loro ragazzi e avvisano le altre a evitarli con cura, per non fare la stessa fine.

da lastampa.it

AGNESE VIGNA

3 dicembre 2009

Edoardo Vianello per "GOLDEN 70’s". Un tuffo nelle colonne sonore di FRANCO MICALIZZI

Si intitola Golden 70’s il nuovo cd di Franco Micalizzi, compositore famoso in particolare per le colonne sonore dei polizieschi italiani in uscita in questi giorni.

Come per il precedente CD (CULT&COLT – CINEMA 70), il lavoro contiene alcuni i temi musicali scritti da Micalizzi per commentare numerosi film di successo degli anni ‘70 ispirati sia a tenere storie e gustose cronache di provincia, che al divertimento e alla spensieratezza della commedia e dell’avventura.

I 21 brani che compongono il Cd sono accompagnati dagli archi, dagli ottoni e ritmica della Light Symphony Orchestra, e vedono la partecipazione di numerose special guest come: Fabrizio Bosso, che al flicorno ha interpretato il tema del celebre film L’ultima neve di primavera e il brano Agostina; Orietta Berti, in una perticolarissima interpretazione della sigla della serie televisiva LUPIN; Edoardo Vianello, che ritrova il suo “feeling” con la canzone romana con una intensa e tenera versione di Roma parlaje tu; Gilda Buttà, la pianista preferita di Ennio Moricone, e Luca Pincini, che nel branoIncantesimo mostrano la loro grande sensibilità di interpreti.

Insieme a loro anche Bruno De Filippi, che con la sua armonica a bocca interpreta laTrimity Suite; Albert D. Meakin, “cult- singer” interprete del tema del film Nati con la camicia; Eric Daniel, con la sua jazzy e intensa esecuzione, al sax alto, del temaPassioni, dall’omonima serie televisiva.

Come scrive Alfredo Saitto sulla copertina del CD “In questo lavoro, che raccoglie le esperienze di una vita creativa, la musica del maestro vive di luce propria e per questo esisterà sempre. Per capire quello che voglio dire bisogna soltanto sentire e afferrare quel che c’è; il segreto è stare soltanto attenti alle proprie emozioni. Nel sentire queste emozioni, proverete un senso di leggerezza, la sicurezza di possedere qualcosa che trascende, qualcosa di misterioso, romantico, ironico e avvolgente.”

27 novembre 2009

Nozze d'oro con Edoardo Vianello al Teatro Lirico di Cagliari

Oggi alle 17 il concerto dedicato alle coppie sposate da 50 anni
Venerdi 27 novembre 2009
Doveva arrivare l'anno scorso, il maltempo bloccò l'aereo e il suo concerto venne rimandato. Questa volta invece lo show è confermato: Edoardo Vianello sarà al Teatro Lirico domani alle 17, per offrire al pubblico appassionato della musica anni Sessanta il meglio del suo repertorio. Insieme a lui, le vocalist Gabriella Profeta e Laura Ugolini, compagne di viaggio storiche e protagoniste di diverse apparizioni televisive nei programmi musicali di Rai e Mediaset.
Il concerto, organizzato dall'assessorato alle Politiche sociali del Comune di Cagliari e dalla Scuola Civica di Musica, sarà dedicato alle coppie che hanno festeggiato quest'anno le nozze d'oro. «Sono state invitate le 370 coppie sposate nel 1959. È una festa per loro, arrivata ormai alla terza edizione», ricorda il direttore della Scuola civica Maurizio Porcelli. Durante la serata, la cantante Franca Pinna intonerà l'Ave Maria e verranno premiati gli sposi più anziani e quelli più giovani. Nell'assegnazione dei posti, sarà data precedenza alle coppie (che arrivano dalle sei circoscrizioni cittadine e alle quali sarà consegnata una pergamena-ricordo) che hanno festeggiato le nozze d'oro e ai loro parenti.
L'ultima volta - due anni fa - di Edoardo Vianello a Cagliari è legata al Poetto: «Cantò dalla spiaggia, mentre era in collegamento con la trasmissione “L'Italia sul due”». Nel corso della serata, che sarà presentata dalla giornalista Egidiangela Sechi, sarà proiettato un filmato originale di Cagliari nel 1959, del collezionista Sergio Orani. (m.r.)

7 novembre 2009

Edoardo Vianello - Guarda come dondolo

Edoardo Vianello canta dal vivo ( Live ) a " I migliori Anni " condotto da Carlo Conti , RaiUno 06.11.09

EDOARDO VIANELLO OSPITE A “I MIGLIORI ANNI” DI CARLO CONTI.


Nuovo appuntamento questa sera su Raiuno, con Carlo Conti ed il varietà campione d’ascolti “I migliori anni”. La consueta sfida tra decenni, giudicati come sempre da una giuria composta da diciottenni, vedrà tra gli altri: Irene Grandi, protagonista di grandi successi da metà degli anni novanta ad oggi, Toto Cutugno, icona musicale italiana ed internazionale per tutti gli anni ottanta, eGigliola Cinquetti che dagli anni sessanta ad oggi, l’età per amare, l’ha raggiunta da un pezzo. Durante la serata, spazio anche a Don Backy che dopo tanti anni si spera abbia lasciato da parte l’astio nei confronti di Celentano e del suo Clan. I Righeira, continueranno a fare cassa, proponendo, si spera con abiti consoni alla loro età, il tormentone “Vamos a la playa”, andandosi a scontrare conEdoardo Vianello, che in materia di tormentoni ever green, rimane un maestro indiscusso. Claudio Lippi, messa suo malgrado da parte la divisa da bravo conduttore, ricicla la sua antica professione di cantante e discografico, mentre freschi freschi da una cella frigorifera torneranno a deliziarci “I delegation”, sulla cui scomparsa dalle scene, nessuno si è mai interrogato. Lo spazio internazionale, vedrà protagonisti Jim Diamond, con le sue hitI Should Have Known Better” e I Won’t Let You Down” e i The Trammps, con Disco Inferno”. A fare concorrenza alla giovane bellezza delle ex professoresse Sara Facciolini, Roberta Morise, Elena Ossola e Angela Tuccia, il fascino maturo di Sabrina Ferilli ospite d’onore della serata.

3 novembre 2009

Edoardo Vianello a Lucca Comics and Games 2009

29 Ottobre 2009 - Lucca Comics and Games 2009
Al termine del concerto, Vito Tommaso invita Edoardo Vianello a suonare qualche suo pezzo.
Il grandissimo professionista di 71 anni trasforma in un attimo gli ultimi dieci minuti del concerto in un "Edoardo Vianello Show" eseguendo con la stessa identica e potente voce di 46 anni fa (!!!) i due classici:
- Abbronzatissima (Rossi, Vianello)
- I Watussi (Rossi, Vianello)

da PeRn0
01 novembre 2009

30 ottobre 2009

Edoardo Vianello a Lucca Comics and Games. Una voce 'storica' della musica leggera 'prestata' ai Comics.


LUCCA - Ha cantato gli Anni Sessanta. E' passato alla storia per alcune canzoni che non mancano mai alle feste di fine anno. E' stato indentificato con l'intrattenimento più puro. Oggi, ha cantato la canzone-inno dell'edizione 2009 di Lucca Comics and Games. Si tratta di Edoardo Vianello, a Lucca per le performance a Lucca Music e, in una pausa durante le prove, ha incontrato il pubblico e la stampa, nello spazio incontri allestito al Baluardo San Paolino.

«Le canzoni degli Anni Sessanta - ha detto Vianello - sembravano solo allegre e commerciali, invece, di fatto, erano lo specchio fedele di quel periodo. Si trattava di anni, infatti, caratterizzati dall'euforia, dall'allegria e dalla consapevolezza di potercela fare. Certo, alcuni miei colleghi già si piangevano addosso, ma, in linea di massima erano anni di positività. E le mie canzoni riflettevano tutto questo».

Canzoni che sono rimaste nella memoria collettiva, come "I Watussi" ,"Abbronzatissima": «Ho avuto la fortuna - dice Vianello - di aver realizzato molte di quelle canzoni con un mostro sacro quale Ennio Morricone e questo mi ha permesso di tirare fuori arrangiamenti che ancora oggi vengono studiati».

La sua esperienza nel mondo dei cartoni animati si limita alla sigla di una serie, 'Cybernella', che non è certamente passata alla storia: venticinque episodi arrivati in Italia all'inizio degli Anni Ottanta e poi, mai più ritrasmessi. Eppure, la sua esperienza non è passata inosservata a vedere la sala gremita di persone che vogliono ascoltarlo. «La mia esperienza con i fumetti - dice Vianello - non è il risultato di un progetto musicale, bensì è stata una sola canzone. In pratica, gli autori cercavano voci che avessero una vivacità nella voce che io e Wilma (Goich, al tempo sua compagna di lavoro e di vita, ndr) avevamo e, quindi, si venne contattati per realizzare questa canzone. Quando l'abbiamo sentita, ci è subito piaciuta e così è nata la sigla di questa serie».

«La peculiarità di Edoardo Vianello - spiega, invece, Vito Tommaso che l'ha voluto per cantare la sigla del Comics da lui composta - è che ha la voce identica a quarant'anni fa: una cosa davvero invidiabile».

Ma l'incontro con il popolo dei fumetti è stato per Edoardo Vianello anche l'occasione per parlare dell'altra sua grande passione oltre la musica: le fontane di Roma, che ama al punto tale da dichiarare: «Se un domani dovessi smettere di cantare, continuerei ad occuparmi delle fontane di Roma».

Vianello, su questo argomento, ha realizzato un libro, un dvd e un sito internet (www.ilsuonodellefontanediroma.com). In particolare tiene molto al dvd: ha chiamato, infatti, a collaborare al progetto alcuni amici musicisti, quali, tra gli altri, Ennio Morricone, Luca Barbarossa e Amedeo Minghi. A loro ha chiesto di pensare ai ricordi che hanno di una particolare fontana da lui stesso indicata e di comporre una musica sulla base di tali ricordi. Una volta avute le musiche, ha realizzato delle immagini ad alta definzione e, mettendo tutto insieme, è nato un dvd che 'racconta' queste peculiari costruzioni. Oggi, Vianello porta questo dvd nelle scuole e a incontri rivolti in particolar modo ai giovani, nei quali accompagna immagini e musiche con i suoi racconti della storia e delle leggende legate a quelle particolari fontane.

Il tempo è tiranno e, nonostante il suo pubblico non abbia intenzione di andarsene, le prove lo aspettano e, quindi, il breve incontro si chiude con l'appuntamento al palco di Lucca Music, dove non mancheranno in molti di applaudirlo.

Nero China : Lucca Comics & Games

del 29/10/2009 di Federica di Spilimbergo

24 ottobre 2009

EDOARDO VIANELLO, FRA NOTE E PAROLE, LA STORIA DI UN POMERIGGIO A CORTE DEL “RE MIDA DELL’ESTATE”


Written by gioeco

ottobre 23rd, 2009

1ALE3868Enzo Giannelli, Edoardo e Andrea Vianello,hanno preso parte,ieri, 22 ottobre, alla conferenza stampa di presentazione del libro “Edoardo Vianello – Re Mida dell’estate”, la prima biografia ufficiale,

ma scherzosamente “non Autorizzata”, scritta da Enzo Giannelli e Andrea Vianello, pubblicata dalla

Armando Curcio Editore che ha all’attivo altre biografie illustri come quelle della Callas, di Pavarotti, di Modugno e dello stimatissimo Carosone e dal 22 ottobre, con i dovuti scongiuri auspicati durante la show case dal nipote di Vianello, Andrea, noto giornalista di RAI TRE, anche quella di Edoardo.

Una biografia che vuole ripercorrere e raccontare la storia di una epoca in cui la canzone aveva una connotazione ben precisa ed un senso assai

vicino alla concezione che dentificava la musica leggera come melodia nata per il ballo ed al tempo stesso per raccontare, senza falsi inganni e con semplicità,

le emozioni “leggere” del quotidiano vivere.
Senso che, lo stesso Giannelli, ad un certo punto, comincia a non ritrovare più nella Canzone Italiana che prende piede a partire dagli anni 70.Anni che hanno visto la spensieratezza cedere il passo ad una forma artistica più politicizzata e meno ispirata alla poesia, se leggera o impegnata poco importava.

L’occasione della presentazione del libro già all’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori, giunti numerosi presso la libreria Mondadori di Fontan di Trevi, nonostante il brutto tempo, ha permesso a Edoardo Vianello di poter accompagnare, chitarra alla mano, attraverso canzoni celebri, le storie richiamate all’attenzione della narrazione di Enzo Giannelli. Complice del pomeriggio di note e parole, Mariano dei Pandemonium al fianco di Edoardo con tanto di chitarra.

Ed è proprio con la storia di una chitarra, seppur immaginaria, si aprono i ricordi di Vianello.
L’inizio carriera di Edoardo nasce, infatti, sulla base di un impellente desiderio, quello di poter avere a disposizione lo stesso strumento che, ai tempi della scuola, durante le lezioni, era solito disegnare sul righello. Cinque immaginarie corde sulle quali giocava a fare l’artista ed a provare e riprovare improponibili giri di accordi che diventarono reali soltanto molto tempo dopo.

Vianello si ricorda ancora oggi dell’emozione provata dal movimento dei suoni genarato da una chitarra vera.
Emozione che produsse subito in lui l’esigenza di diventare autore sia di musica che di testi.
Da quella folgorazione nacque così la canzone “PUPA” che poi fu incisa da Teddy Reno, anch’egli presente allo show case di ieri, anche se solo telefonicamente.

La particolarità di quella canzone ? Il fatto di essere una mera dedica ad una ragazza per la quale Edoardo provava un forte senso di inferiorità.

Teddy Reno ebbe il merito di portare all’attenzione questo pezzo e di contro diede a Edoardo la possibilità di incontrare l’uomo che poi divenne il suo personale paroliere, un tale Carlo Rossi che aveva il pallino di scrivere testi per canzoni.

Dai primi mesi di collaborazione, siamo nei primi anni 60, nacque la canzone “Chi siamo” che con le sue parole iniziali

———
Parole nell’aria bruciate dal sole…….
———

in breve spopolò e fruttò ad Edoardo i primi ingaggi oltre ad un tutto esaurito al Teatro Adriano nel festival presentato in quegli anni da Enzo Tortora, ed ancora, un contratto con la RCA che segnò l’inizio discografico avallato dal Dott. Vincenzo Micocci e da Lilli Greco e, casualmente, l’ingaggio di otto mesi nella compagnia ”Ardenzi – Longhi – Vianello”, grazie ad un provino presso il Teatro Valle, tentato quasi per gioco.

Seguirono così anni di grandi successi segnati da canzoni come “Il capello”, “Pinne, fucile ed occhiali”, “Guarda come dondolo” e “Abbronzatissima”, canzone quest’ultima nata fra Roma e Milano che verso Lodi si esplicitò nella geniale trovata delle doppia “A” di inizio (”A, A, Abbronzatissima), di cui una cantata un’ottava sotto.

Seguirono in poco tempo “i Watussi” canzone ispirata dalla visione da parte di Carlo Rossi del film “Il Re di Salomone” e giocata tutta su un giro di Blues, tanto per non deludere il pubblico.

Furono quelli i tempi delle prime bands e, quindi anche dei Flippers con i quali Vianello era solito suonare.
La particolarità di questo gruppo stava nei nomi considerati all’epoca di scarso rilievo: Zampa (il giornalista), Bracardi, Catalano, Lucio Dalla e Forlai.

Da queste premesse nacque, poi, l’incontro con Mogol che in una notte scrisse assieme a Edoardo “Oh mio Signore”, pensata come vero e proprio schiaffo per la discografia di quei tempi che aveva etichettato Vianello come “leggero”.

Un “leggero” che scrive ad un certo punto anche la ben nota canzone “La partita di pallone” inizialmente scritta per Papette, promessa poi a Cochi-Mazzetti ma ceduta, infine, a Rita Pavone dopo un incontro avuto con lei ad Ariccia, al Festival degli sconosciuti.

Siamo già nel 67 ed arrivano “Tremarella” e pochi mesi più tardi, nel 1968, il “Solleone”.
Rispunta fuori anche un testo scritto assieme a Gianni Musi negli anni 60, dal titolo ”Umilmente perdono”, canzone presentata al Festival di Assisi e non ritenuta all’epoca credibile in quanto Vianello, poco più che ventenne, si era cimentato nel racconto della storia di un padre che parlava delle delusioni della vita alla figlia appena adolescente.

Sempre sul finire degli anni sessanta nacque l’amicizia con Franco Califano che scrisse per lui “Da molto lontano” e “Carta Vetrata”. Fu solo questo l’inizio di un lungo sodalizio artistico che cominciava proprio alla fine degli anni d’oro per la canzone italiana ritenuta dai “post sessantottini” alquanto frivola e, quindi, poco degna di nota.

I tempi sono, quindi, maturi per la nascita della APOLLO RECORDS che viene presentata il 21 ottobre 1969 al Circolo Marchigiano, lo stesso circolo che aveva tenuto a battesimo Edoardo ai tempi dei suoi esordi artistici.
La Apollo Records vantava al suo “attivo” artisti come Renato Zero, Franco Califano, Amedeo Minghi, una quindicenne Fiorella Mannoia, I Ricchi e Poveri e tanti altri di cui si sono, poi, perse le tracce.

Peccato che, in quegli anni, Renato Zero e la Mannoia, tanto per citarne alcuni, fossero artisti ancora troppo fuori tempo, tant’è che, via via, la Apollo Records fu costretta a lasciarli andare incontro a maggiori opportunità di contratto e, quindi di lavoro.

Arrivano nel frattempo “I Vianella” composti da “Wilma Goich e dallo stesso Edoardo. Il duo molto apprezzato dal pubblico ebbe modo di aprire le porte ad una nuova stagione di successi artistici in parte generati anche dal repertorio ispirato dal dialetto romanesco. Edoardo e Wilma devono così dire ringraziare la creatività talentuosa di Franco Califano. Complici in questo periodo, per dovere di cronaca, anche le intuizioni creative di Amedeo Minghi.

Seguono tante altre esperienze di vita artistica che oggi ritroviamo tutte descritte in questa emozionante biografia edita a quattro mani da Enzo Giannelli e Andrea Vianello.
Biografia che fin dalle prime pagine, attraverso delle stupende immagini fortemente evocative tanto quanto i due cd acclusi, non solo invita alla lettura ma anche all’ascolto attento e non privo di piccoli ma significativi umori dal forte e salato sapore nostalgico.

Giovanni Pirri

da http://blog.allinfo.it/

11 ottobre 2009

VIANELLO SI RACCONTA IN 'EDOARDO VIANELLO IL RE MIDA DELL'ESTATE'



Roma, - (Adnkronos) -

Edoardo Vianello si racconta. L'interprete di tanti brani indimenticabili, che hanno fatto la storia non solo della canzone, ma anche del costume italiano, infatti, ricostruisce insieme a Enzo Giannelli le tappe piu' importanti della sua carriera nelle pagine del saggio ''Edoardo Vianello, il re Mida dell'estate'', pubblicato dall'Armando Curcio Editore (pp. 320 euro 32) da settembre in libreria.

Nel libro emerge la storia di un artista che come pochi, presa una chitarra in mano e nient'altro, e' riuscito a fare grande, trascinante spettacolo. L'opera si completa con preziose testimonianze di noti personaggi del teatro, della canzone e della tv che hanno condiviso momenti di vita e di lavoro con Edoardo (Wilma Goich, Ennio Morricone, Anna Mazzamauro, Pippo Baudo, Franco Migliacci, Louiselle, Miranda Martino), e con un ricco apparato iconografico inedito, due cd musicali e una dettagliata guida all'ascolto.

Esce il libro di Vincenzo Micocci, l'uomo che invento' i cantautori. Tra loro anche Edoardo Vianello.

Esce in libreria Vincenzo io t'ammazzero' (dal titolo d'una canzone di Alberto Fortis) l'autobiografia di Vincenzo Micocci, storico discografico della IT che invento' la parola 'cantautore' e lancio' tra gli altri Rino Gaetano, De Gregori , Venditti e Edoardo Vianello.

Esce in libreria "Vincenzo io t'ammazzero"(dal titolo d'una canzone di Alberto Fortis) l'autobiografia di Vincenzo Micocci, storico discografico della IT che invento' la parola 'cantautore' e lancio' tra gli altri Rino Gaetano, De Gregori e Venditti.

La storia della musica leggera italiana, del 'boom' delle colonne sonore di Morricone e Bacalov, la nascita del fenomeno italiano dei cantautori, viene ripercorsa nell'autobiografia di Vincenzo Micocci,“Vincenzo, io t'ammazzerò” (Coniglio Editore - pagg. 280, euro 19.50) da oggi in libreria. Giocato sul filo della suggestione del ricordo, questo libro racconta la straordinaria avventura artistica diVincenzo Micocci, partendo dalla sua adolescenza di giovane appassionato di musica e scampato alle atrocità della guerra per arrivare via via alle prime esperienze lavorative nell'ambito del settore musicale, confluite poi alla fine del 1957 nella direzione artistica della Rca Italiana, prima e della Ricordi poi, contribuendo in maniera decisiva alla definizione del catalogo degli artisti italiani. Micocci, infatti, ha manifestato sempre una straordinaria attitudine per la scoperta di nuovi talenti come Edoardo Vianello, Gianni Meccia, Maria Monti, Nico Fidenco, i Flippers. Inoltre ha curato il rilancio di una grande artista come Nilla Pizzi e introdotto il jazz italiano (con artisti come Armando Trovajoli e Piero Umiliani) nel mondo delle colonne sonore cinematografiche, delle quali e' stato il primo ad intuire il potenziale commerciale: ne ha iniziato la pubblicazione su disco, tenendo a battesimo due maestri delle colonne sonore, i premi Oscar Ennio Morricone e Luis Bacalov. Micocci inventò il termine 'cantautore' e fu l'artefice del clamoroso successo di Bobby Solo al Festival di Sanremo del 1964 con "Una lacrima sul viso", primo 45 giri a superare la soglia del milione di copie vendute.

Nel 1970 ha fondato a Roma la IT, un'etichetta discografica attraverso la quale ha fatto conoscere al grande pubblico il talento di Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Rino Gaetano, Amedeo Minghi, Paola Turci. Nel libro Vincenzo Micocci racconta tutto questo con il tono confidenziale della conversazione, incrociando storie e personaggi, ricordi e considerazioni. Ne viene fuori un interessante sguardo dall'interno sul mondo della musica leggera italiana degli ultimi quarant'anni. Completano il volume una serie di appendici divise tra il ricordo di chi gli è stato accanto in questa avventura e l'elenco dei dischi pubblicati dalla IT. Il titolo del libro, "Vincenzo, io t’ammazzerò'" riporta a una nota canzone di Alberto Fortis che così ricorda il produttore: "In questa nostra vita fatta di alternanza di opposti come l'amore e l'odio, il giorno e la notte, il passato e il divenire - scrive nella prefazione del libro - mi ritrovo oggi a parlare di Vincenzo, il mio 'presunto' carnefice artistico di quando avevo 20 anni, con autentica ammirazione, non per nostalgia o circostanza, ma per reale, oggettiva ammissione di vuoto di sostanza nel patrimonio umano professionale di chi ama e deve scoprire, aiutare e comunicare arte vera. Un uomo talentuoso, di sintesi attenta e veloce - aggiunge -. La mia nave ha poi alzato le vele con un altro capitano e Vincenzo era diventato il pirata crudele, il totem da esorcizzare, già... 'Vincenzo io ti ammazzero'". (AGI)

4 ottobre 2009

O' Scià, arrivederci o forse addio La kermesse di Claudio e le procelle

LAMPEDUSA
Il Festival O' Scià si è chiuso ieri notte con un saluto di Baglioni alla folla che suonava più come un addio che non come un arrivederci. Con un'estate segnata dai respingimenti dei disperati in arrivo dalla Libia, e con un sindaco che s'è fatto agosto al fresco per l'accusa di concussione, non dev'esser stato facile per Claudio rimettersi al lavoro su "O' Scià", «Festival-laboratorio permanente sull'integrazione culturale» come dice il sottotitolo della manifestazione arrivata al numero 7. Baglioni, si sa, è un pragmatico. Sta lontano da ideologie e movimenti, e si muove egregiamente nei rapporti con le Istituzioni che sorreggono la sua kermesse: l'idea che gli è venuta, è stata di proporre attraverso la Fondazione O'Scià il Premio Nobel per la Pace all'isola (spellacchiata ma ugualmente fascinosa, immersa in un bellissimo mare ancora oggi pieno di turisti e orrendi ombrelloni) che "ha salvato tanta gente". Idea gradita alla Presidenza del Consiglio, e respinta da Articolo 21 e da organizzazioni pacifiste, che addirittura hanno evocato per la proposta le logiche della propaganda nazista.

In questo mare procelloso di dibattiti e onde vere, ieri il Divo Claudio ha dovuto spiegare come possono secondo lui convivere i finanziamenti del Governo al Festival e la politica del respingimento: «Il pensiero è lo stesso di sempre, le misure sono differenti e io non ci vedo cattiveria, solo la volontà di dare un segno. Anche se il respingimento tout court è contro l'idea di una nazione civile». E dopo aver smentito di voler fare il sindaco come aveva invece lasciato intravvedere l'altra sera («Ho un mestiere e caso mai farei l'architetto»), ha confessato: «La manifestazione è appesa a un filo: senza le Istituzioni, e solo con sponsor, non la farei più», per poi dedicarsi al compito di padrone di casa di una colorita pletora di colleghi&affini, venuti per quattro sere sul palco della Guitgia sempre più tecnologico. Un enorme maxischermo era visibile a grande distanza a orde di locali e turisti arrivati in massa, soprattutto ieri nella serata più nazionalpopolare, per via di due nomi da «Amici», Marco Carta e Alessandra Amoroso (i cui acuti alle prove pomeridiane si sentivano a svariati chilometri). Sono questi del resto i personaggi che attizzano l'immaginario giovanile, anche se poi cancellati da una star che mette tutti d'accordo: Gianna Nannini, più spettinata e carica che mai; altri nomi pescavano nel multiforme panorama delle 7 note, da Branduardi a Daniele Silvestri (un disco in arrivo l'anno prossimo), fino a Ficarra e Picone, fra i comici che hanno rallegrato ogni serata: come del resto Antoine Michel, star locale che sempre ha aperto con i suoi suoni etnicamente contaminati.

Il padrone di casa ha cantato e duettato e fatto da sè. Ma curiose sono, da sempre, le sue scelte come direttore artistico: «un'idea di festa e contaminazione», dove per contaminazione si intende invece un allegro mescolare l'alto e il basso, e artisti di destra e sinistra com'è successo venerdì, quando accanto allo scatenato twist del filogovernativo Edoardo Vianello, ancora alle prese con i Watussi, hanno trovato posto Fiorella Mannoia, in un intenso set per voce e pianoforte, e il raffinato rock Anni Settanta della PFM tornata a una bella vita live, con i ricami chitarristici di Mussida. Per l'ottima Alice, ancora ci si chiede il perché di apparizioni tanto avare nei decenni (saranno i soliti discografici, o lei medesima?), mentre solido e inevitabilmente tenero è stato il set che ha visto insieme Giovanni e Claudio Baglioni: un figlio virtuosissimo della chitarra, un padre assai compreso. Dal quale si aspettano prima o poi nuove opere, per far riposare un poco l'usato repertorio.

da lastampa.it


25 settembre 2009

FESTIVAL: ARBORE, MANNOIA, EDOARDO VIANELLO TRA OSPITI O' SCIA'

MILANO (ITALPRESS) - Tra jam session, duetti esclusivi e performance inedite, i protagonisti delle quattro serate di O'Scia', aperte a tutti, di spettacolo dal vivo sulla spiaggia della Guitgia, a Lampedusa, saranno Alice, Alessandra Amoroso, Ambra Angiolini, Renzo Arbore e l'Orchestra Italiana, Claudio Baglioni, Giovanni Baglioni, Mario Biondi, Laura Bono, Angelo Branduardi, Enrico Brignano, Marco Carta, Francesca Ceci, Maria Grazia Cucinotta, Giusy Ferreri, Ficarra e Picone, Antoine Michel, Fiorella Mannoia, Enrico Montesano, Gianna Nannini,Giorgio Panariello, PFM, Paola Saluzzi, Daniele Silvestri, Ornella Vanoni, Edoardo Vianello.
L'edizione 2009 di "O'Scia'", in programma dal 30 settembre al 3 ottobre, e' stata preceduta dalla III edizione del convegno "Gli Uomini della Storia accanto" che si e' svolto il 21 settembre presso l'Universita' di Tor Vergata di Roma, che ha visto l'intervento, oltre che di Claudio Baglioni, dei rappresentanti delle piu' importanti Organizzazioni internazionali (UNHCR, OIM, Amnesty International, Save The Children, WICS, Genti di Pace della Comunita' di Sant'Egidio) nonche' dei rappresentanti delle Istituzioni Italiane (Ministero dell'Interno, Ministero del Lavoro, Dipartimento Pari Opportunita' della Presidenza del Consiglio dei Ministri).

da (ITALPRESS)

3 settembre 2009

Fontane “in posa” per Edoardo Vianello

Da "Il Messaggero" del 3 settembre 2009
Foto Rino Barillari
























Un turista eccezionale nel cuore della Città eterna.

Edoardo Vianello, in compagnia della moglie Elfrida Ismolli, fotografa da ogni angolazione Fontana di Trevi.

Il cantante di Abbronzatissima, quando non gira l’Italia come una trottola per i numerosi concerti, si diletta a riprendere le più belle fontane della città.

Non solo le storiche e famose ma anche quelle nascoste nei cortili e nei chiostri degli antichi palazzi del Centro storico.

Ogni settimana, sempre accompagnato dalla deliziosa moglie, dedica almeno un giorno alla fotografia. Gli esperti, alla vista delle oltre cinquemila immagini, si sono complimentati. Foto d’autore?

21 agosto 2009

MUSICA: ESTATE 2009 SENZA TORMENTONE - IN VOGA EVERGREEN COME ABBRONZATISSIMA DI EDOARDO VIANELLO.

20 ago. - "E' la prima estate senza il 'tormentone'. Ognuno ha potuto scegliere la colonna sonora personale delle vacanze. Gli under 20 hanno perfino rispolverato le hit anni '60 e '80, mentre nelle discoteche hanno spopolato 'Hey Romeo' e 'la la song'. Una rivalsa contro i tormentoni estivi che dilagavano nelle radio e negli altoparlanti degli stabilimenti balneari, o che imperversavano nelle discoteche. Quest'estate si e' pertanto verificata un'inversione di tendenza: scegliere le proprie hit musicali in maniera individuale e secondo il proprio gusto". Lo rende nota un'indagine condotta da Sounders Listening, osservatorio tecnologico di Sounders, che ha coinvolto 300 ragazzi e ragazze italiane, di eta' compresa tra i 18 e 30 anni, sottoponendoli ad un'intervista.
Dall'indagine e' emerso che "il 75% degli under 30 ammette che e' impensabile un'estate senza una canzone da canticchiare in continuazione. Addirittura il 61% dice di ricordare le diverse estati proprio in relazione alla canzone simbolo ad esse associate. Ecco allora che spopolano le canzoni piu' trasmesse (circa il 39%), a condizione che risultino orecchiabili afferma il 43% degli intervistati.
Mentre, il 46% ritiene che le canzoni debbano essere divertenti e soprattutto facili da cantare. Dalla lista dei tormentoni personali emerge pertanto il dominio dei classici anni '60 e '70: da Vasco ai Battisti fino ai piu' 'moderni' Tiziano Ferro e Arisa. Queste percentuali - sottolinea l'indagine - sono riferibili alle canzoni italiane. Per le hit straniere bisogna cercare negli ambienti delle discoteche a cui si associano. Difatti, qui dominano canzoni come Hey Romeo, divenuta la colonna sonora della 'crunch dance' e 'La la song' del dj francese Bob Sinclair". "Nonostante l'inversione di tendenza registrata quest'estate, 7 su 10 ritiene che i veri simboli dell'estate siano proprio questi tormentoni.
Proprio 6 su 10, in assenza di tormentoni creano il proprio attingendo dal passato, quasi a voler mostrare un 'effetto nostalgia': al terzo posto si piazzano i mitici Village People (46%) con il loro successo 'Ymca', seguita dagli Abba (41%) con 'Mamma mia' e 'Dancing queen'. Molto ballata anche Kelly Rowland (38%) con 'When love takes over', ma al quinto posto arriva un'altra sorpresa vintage. Si tratta di Edoardo Vianello (35%) che da 40 anni firma la colonna sonora di ogni estate con i suoi cult: 'abbronzantissima' e 'guarda come dondolo". Sui simboli che i giovani associano all'estate, l'indagine rileva che "a sorpresa piu' che 'una cotta sbocciata sotto l'ombrellone' (53%), un viaggio (57%) o una particolare compagnia di amici (45%), a simboleggiare un'intera estate per il 71% e' spesso una determinata canzone. Basta accennare al motivo che li ha accompagnati per quella determinata estate perche' tutti i ricordi legati a quella vacanza emergano con estrema facilita'.

19 agosto 2009

Edoardo Vianello: «Con Abbronzatissima vincevo nei juke-box e oggi spopolo su Youtube»


TORMENTONE 2009



ROMA (19 agosto) - Il tormentone dell’estate? «Lo decidevano i gettoni inseriti nel juke-box». Il re delle hit degli anni Sessanta Edoardo Vianello non ha dubbi: «Successi come Abbronzatissima e Con le pinne fucile ed occhiali sono stati decretati dal pubblico, da un’onda spontanea di entusiasmo e voglia di ricordare il simbolo delle vacanze».

E il loro segreto? «Fotografare la realtà - spiega - raccontare quello che si vedeva e si sentiva passeggiando tra gli stabilimenti». Ed ecco infatti come è nata Abbronzatissima, che vanta l’arrangiamento del maestro Ennio Morricone. «Con il paroliere Carlo Rossi - racconta Vianello - camminavano in mezzo ai giovanissimi e qualcuno urlò: ”Che bella ragazza, sei abbronzatissima”!». E per capire come è importante ”lo slogan” di quella canzone Vianello ricorda di quando in ascensore, quella volta nel ’63, incontrò Mina:«Saputo il titolo della canzone disse subito: ”Sarà un successo!”. E così è stato, come per Guarda come dondolo o Sul cocuzzolo della montagna».

Il re dei ”tormentoni” degli anni Sessanta punta sulla «semplicità», sulla necessità di tradurre sensazioni e sentimenti veri in note, «senza imporre frasi inventate e superficiali». Per questo Vianello tra le canzoni estive preferisce quelle di Tiziano Ferro, «un vero artista, che riesce a comunicare anche messaggi importanti con i suoi testi». Ma sono ancora tantissimi quelli che alle canzoni d’estate del Terzo Millennio preferiscono i successi intramontabili di Edoardo Vianello. Il video con la canzoneAbbronzatissima su YouTube.com è stato visto ad esempio oltre 60mila volte. Ma anche i vigili urbani della capitale non rinunciano ai suoi successi. «Un giorno incontrai alcuni agenti, la loro suoneria? - racconta - il Twist dei vigili, reso famoso anche dal film I motorizzati».

da ilmessaggero.it

18 luglio 2009

VASCHE ROMANE - Edoardo Vianello scrive l'inno del "Roma09"

FORO ITALICO? MACCHE', BENVENUTI AL LIDO DI ROMA
Claudio Baglioni ci avrà messo passione e anima, ma il vero inno di queste prime battute 'Roma09' è già stato scritto. 'Abbronzatissima, sotto i raggi del sole', il motivetto estivo di Edoardo Vianello, sembra piuttosto la hit a bordo piscina. Sarà per colpa del caldo insostenibile e del sole che non ha dato tregua per tutto il giorno, fatto sta che al parco del Foro Italico impazza il look da spiaggia. Dimenticate il costumone dei record perché, a questi Mondiali, il più indossato, almeno dai tifosi, è il bikini. Accompagnato da bandana o cappello, occhiali da sole e pareo, è l'indumento preferito da mamme, amiche e allenatrici delle atlete in gara. Attenzione, però, ai colpi di sole. Meglio prendere esempio dal commissario tecnico svizzero del sincro che tra un allenamento e l'altro si cosparge di crema protettiva; o dalla sua collega francese che non rinuncia all'ombrellino parasole, rigorosamente cinese. Della serie: fatti amico il nemico.

Da ansa.it

28 giugno 2009

Edoardo Vianello a Matrix. Si parla dei tormentoni d'estate.

Vinci e le canzoni dell’estate.


L’informazione va in vacanza. «Matrix» cambia soltanto passo e dalla prossima settimana continuerà con un solo appuntamento settimanale, quello del mercoledì. Alessio Vinci, giornalista della Cnn approdato a Mediaset dopo la rottura di Canale 5 con Enrico Mentana (si dimise perché non ottenne spazio per il caso Englaro e venne lasciato in prima serata il Gf), è già stato confermato per l’autunno e ha annunciato che ci sarà qualche novità nel programma di approfondimento. Questa sera tema leggero: Vinci parla di tormentoni estivi, le canzoni dell’estate, con Mara Maionchi, Edoardo Vianello e Giancarlo Dotto.
Matrix
Canale 5, ore 23.40

16 giugno 2009

Edoardo Vianello e le spiagge di Civitanova Marche.


Civitanova Marche, 15 giugno 2009 - Con le pinne, fucile, occhiali... e il portatile. Potremmo ribattezzare così la famosa canzone che Edoardo Vianello scrisse nel 1962, se dovessimo riambientarla ai giorni nostri. Il Comune di Civitanova, infatti, ha reso noto che estenderà la rete internet wi-fi anche alle spiagge civitanovesi. Sarà così possibile prendere la tintarella e non farsi mancare una 'navigazione' nella acque del world wide web.


5 giugno 2009

Edoardo Vianello al Premio Barocco 2009


Edoardo Vianello ha ricevuto il premio "Città di Lecce" 
con la motivazione:
"50 primavere per una lunga estate"

Il premio "Città di Lecce" alla carriera di Edoardo Vianello

C’erano tutti, come da programma, all’edizione numero 40 del Premio Premio Barocco. Lecce di nuovo in diretta sull’ammiraglia della Rai dall’ex area Carlo Pranzo, di fronte migliaia di spettatori accorsi per respirare, applaudire, comprendere le pause per la il treno degli spot pubblicitari, come accadono insomma in tempo reale le cose che vanno sugli schermi tv di milioni di italiani. “Ti ho visto tra il pubblico, eri lì". Clap, clap, clap.

Apre Carlo Conti, poco prima della diretta dopo le 21, con un fuori programma giusto per scaldare il pubblico nella maniera più efficace, tipica dei villaggi turistici: “Voglio sentire applaudire quelli la giù. Bene, bravi. Adesso quelli ì e poi le prime file, sempre un po’ tirchiarelli a battere le mani”. Vabbè.

Ed entra la bella Bianca Guaccero, Stefania Rocca in dolce attesa, Emanuela Aureli e Monica Setta. Molti coloro che riceveranno il premio la Galatea D’oro: sua maestà Claudia Cardinale, poi il mitico Renzo Arbore, per continuare con Gigi D’Alessio, i Pooh che renderanno omaggio al celebre Luciano Pavarotti.

E poi i Negramaro, potevano mancare, proprio loro, a Lecce? Macché. Meno male che ci sono Ficarra e Picone che ricorderanno (oggi) la scomparsa di artista immenso come Massimo Troisi. Durante la serata, riceveranno la statuetta realizzata da Egidio Ambrosetti anche Paolo Mieli, ex direttore del Corriere della Sera, e riconoscimento alla carriera “Città di Lecce” andrà a Edoardo Vianello.

E ancora il premio alla Carriera Città di Lecce per Edoardo Vianello che canta i medley delle intramontabili Abbronzatissima, Guarda come dondolo, Watussi e insignito dal sindaco baby del consiglio comunale leccese.