7 marzo 2009

Edoardo Vianello nella giuria del Premio Oscar dela TV Italiana

Daniele Piombi ricorda: "Gli Oscar della tv nacquero a Reggio"

Ma sul programma incombe ancora la battaglia legale con l'Academy

di Stefano Antichi



REGGIO EMILIA (6 marzo 2009) - "Reggio vanta il battesimo e la primogenitura del Premio Oscar della televisione italiana, che risale al lontano 1960", ricorda Daniele Piombi, che insieme a Sandro Gasparini, organizzarono nel Palazzo del Capitano del popolo con il patrocinio dell’Ept, in occasione di un gran gala della stampa all’Astoria Club, la storica prima edizione dell’evento, diventato oggi un appuntamento di altissimo livello, con la prossima edizione in onda domenica su Raiuno.

"Ebbi l’idea - spiega Piombi - di portare alla ribalta i registi della televisione italiana. In quegli anni esisteva solo il primo canale, programmi come Lascia o raddoppia e personaggi come Corrado e Mike Bongiorno. Chiedemmo a tutti i critici televisivi, come Antonello Falqui, Enzo Trapani e Sandro Bolchi, che hanno dato un indispensabile supporto all’evento".

Dopo Reggio, il premio è stato trasferito a Salsomaggiore Terme per 18 anni. La terza sede è stata ai Giardini Naxos, vicino Taormina e ora è Sanremo, da 14 anni. "Per quanto riguarda la diatriba legata al nome Oscar - conclude Piombi - se ne sta occupando il  tribunale di Roma. Gli americani hanno citato me in giudizio e io ho citato loro". 

Quest’anno i giudici del premio sono Gigi Vesigna, ex direttore di Tv Sorrisi e canzoni, Renzo Arbore, Marisa Laurito, Gianpaolo Polesini del Messaggero Veneto, Edoardo Vianello, Ferruccio De Bortoli, Marida Caterini e Donatella Ragazzoni, critica di Libero.

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